Mandate per amore

Scritto il 10/05/2022
da Redazione

Dal 29 aprile al 1 maggio la Scuola di formazione permanente della sezione femminile dal tema: Il consacrato ha il mandato di servire il povero.

A tenere i momenti di riflessione la dr.ssa Francesca Drago la quale, nella prima parte della relazione, ha portato al cuore una verità che scaturisce dal Battesimo. Il Battesimo ci rende un popolo di re, profeti e sacerdoti: re di amore che si esplica con il servizio, profeti che annunciano il Vangelo con la parola, ma ancor di più con la testimonianza, sacerdoti perché offrono a Dio la giornata a vantaggio dei fratelli; noi consacrate offriamo la nostra stessa vita con un "eccomi" che cerchiamo di attualizzare ogni giorno.


Abbiamo riflettuto sull’importanza dell’avverbio di tempo "oggi" presente spesso nel Vangelo di Luca. Oggi Gesù, attraverso noi, viene

a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore.


Si è cercato anche di vedere come l’uomo sia costitutivamente abilitato all’amore, perché frutto di relazione, amore che si concretizza con un tu in un rapporto di reciproco scambio.
Noi donne, con un rimando alla filosofa Edith Sthein, già strutturalmente siamo inclini al rapporto con l’altro che si esplica con l’atteggiamento di compagnia e di accoglienza.
Quindi l’uomo è un essere d’amore, chiamato all’amore, invitato ad operare nell’amore a servizio degli altri.


Ma l’amore per i poveri non può essere soltanto umano. La sorgente dell’amore è Dio. Come ce lo dona il Signore? Attraverso la pratica della Parola di Dio, dove c’è la spirito e la vita di Dio. Con l’osservanza alla Parola di Dio ognuno di noi ha questo dono dell’amore, adeguato per aiutare i poveri di ogni genere. 
Il mandato ha un solo scopo: quello di aiutare le sorelle e i fratelli a vivere la propria vocazione, che il Signore ha dato loro come cristiani e come consacrati, ognuno secondo la sua missione.


Nella seconda parte, Francesca ha analizzato le opere di misericordia corporale, partendo dalla persona di Gesù, utilizzando alcune icone evangeliche: Gesù pellegrino, Gesù bisognoso di sfamarsi e dissetarsi, Gesù processato, Gesù posto nel sepolcro, Gesù soccorso dalla Veronica, questo per dare slancio e nuovo vigore ai cuori che possono sentire, a volte, la stanchezza e l’usura del quotidiano.


Siamo grate al Signore per questa esperienza, che è stata per noi arricchente sia a livello individuale che comunitario.





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