Identità e missione. La scuola di formazione permanente della Sezione femminile

Scritto il 01/12/2025
da Sezione femminile


Da sabato 22 a domenica 23 novembre si è svolta la Scuola di Formazione Permanente della sezione femminile… stavolta online!

I nostri relatori? Don Santo Guarino, sacerdote della sezione maschile, e Simona Abate, Responsabile Centrale della sezione femminile.

Il tema? Identità e Missione

In una parola ci è stato donato “il Carisma” e questo ha accorciato le distanze, ancor più di quanto possano averlo fatto gli stessi mezzi mediatici: il Carisma, che ognuna di noi ha liberamente abbracciato e che ci ha portate ad essere parte della meravigliosa famiglia dei Servi della Sofferenza, è stato  il  cuore di questa due giorni di formazione, il protagonista delle nostre riflessioni personali e condivise.

Nella prima giornata il nostro caro Don Santo Guarino, come in un film, tramite un intreccio magistrale da lui realizzato tra il Magistero del Padre e quello della Chiesa, ci ha fatto ripercorrere le radici del nostro Carisma, ritoccare con mano le motivazioni fondanti, l’attualità storica e la grandezza della missione a cui ciascuna di noi è chiamata: Associarci alle sofferenze di Cristo per essere a Lui unite nella missione della salvezza dei fratelli, sull’esempio del nostro modello e Ispiratore San Pio da Pietrelcina, come Consacrate Secolari. Ecco la nostra Identità…Ecco la nostra Missione.

Il primo approfondimento della Formazione è stato proprio questo: l'identità della Consacrata nel Secolo e i tre elementi costitutivi che don Santo ci ha ripresentato citando uno dei documenti cardine al riguardo, Vita Consacrata, di Giovanni Paolo II: la Secolarità, la Consacrazione, come dono totale a Dio, tramite il vissuto serio e profondo dei consigli Evangelici di Ubbidienza, Povertà e Castità, la Missione di Santificazione del mondo.

Don Santo ha poi continuato a lasciar parlare Giovanni Paolo II a mo’ di apripista a citazioni doviziosamente selezionate dal meraviglioso magistero del nostro caro Padre Fondatore presentando al nostro cuore, più che alla nostra mente, in primis il discorso tenuto dal Papa in occasione dell’Udienza dei Servi della Sofferenza avvenuta nel 2004, che non ci stancheremo mai di rileggere e citare, e poi alcune delle parola più belle e significative con cui il nostro caro Padre trasmetteva nel nostro il fuoco d’amore per il nostro Carisma.

“Voi siete chiamati a proclamare il Vangelo della sofferenza illuminata dalla fede. Scrivevo nella Lettera apostolica Salvifici Doloris che per i cristiani “il Vangelo della  sofferenza significa …" la rivelazione, altresì, della forza salvifica e del significato salvifico della sofferenza nella missione messianica di Cristo e, in seguito, nella missione e nella vocazione della Chiesa” . Carissimi, guardando alla nube di dolore fisico e spirituale che avvolge l’umanità,  quanto necessaria è la testimonianza che voi date! Come “Servi della sofferenza”, siate silenziosi “cirenei” che aiutano quanti sono nella prova e li assicurano che Dio non dimentica nessuna lacrima, ma anzi le raccoglie tutte e le scrive nel suo libro (cfr Sal 56, 9). Seguite le orme di Padre Pio, i cui insegnamenti sono sempre di grande attualità; ad essi ispiratevi costantemente.  Siate apostoli, come lui, della preghiera e della sofferenza! La preghiera illumina il cuore e lo rende più pronto ad accettare la sofferenza; la  sofferenza, accolta con docile abbandono in Dio, apre l’animo alla comprensione del dolore degli altri” (Giovanni Paolo II)

E poi il Padre:

“La spiritualità che deriva dal Vangelo della Sofferenza è il principio e la  causa del nostro carisma, il quale, quando è operante, diventa servizio alla  sofferenza, e quelli che lo attuano si chiamano Servi della Sofferenza… La Spiritualità del Vangelo della Sofferenza non l’ho conosciuta né dalla lettura del Vangelo, né da una mia personale esperienza, ma dalla conoscenza di Gesù Crocifisso nella persona di Padre Pio.”

Il Padre ha contemplato in Padre Pio il riflesso dello stesso amore obbediente di Cristo  Crocifisso. Diceva infatti:

“Padre Pio è la stampa del Crocifisso… Il Crocifisso è la povertà, nella sua completa nudità; è la castità, nel suo impareggiabile dolore che è perfetta rinuncia al piacere; è l’ubbidienza, nell’abbandono di amore a Colui che lo abbandona nel dolore.”

Il Padre, nella stessa sua relazione, indica con chiarezza la strada della realizzazione  del Carisma: “santificati e santifica” Precisando: 

“Santificarsi vuol dire imparare a soffrire con Cristo, santificare significa imparare a soffrire per i fratelli. Servire la Sofferenza è santificarsi per santificare, unirsi alle sofferenze di Cristo per dare sollievo alle sofferenze dei fratelli, essere consacrati a Dio nel mondo per consacrare il mondo a Dio.” (Padre, 1994).

È in questo solco che si è innestata la relazione domenicale della nostra cara Simona che ha parlato al nostro cuore come madre e sorella, per aiutarci a riagganciare la motivazione del nostro essere e del nostro fare a partire dalla lettura condivisa del Salmo 25, questo il nucleo tematico del suo Intervento. Quanto è importante per una consacrata che vive nel vortice frenetico della propria quotidianità secolare sapersi fermare e trovare dei tempi e dei modi per ricentrarsi, ricollocare la propria identità e la propria missione nel qui e ora, in una quotidianità spesso ripetitiva e ordinaria! La “terra piana” su cui camminiamo, nasconde in sé una straordinarietà che riesce a cogliere solo chi sa ogni volta ricentrarsi di nuovo, soprattutto nei momenti di minore motivazione e maggiore stanchezza, riscoprendo talvolta la propria e personale Via Crucis che lo stesso Signore batte ed ha battuto con noi, in noi e per noi.

E quale motivazione più grande può spingere una donna consacrata, se non quella di poter seguire il proprio Sposo fino alla fine, fino alla totale donazione di se stessa a Lui, come il nostro caro Padre ci ha sempre insegnato!!!

Due relazioni complementari come d’altronde il Padre ha pensato il nostro Istituto: due Sezioni, un’unica famiglia. La Parola formativa di un fratello Sacerdote Servo della Sofferenza che ridona verità alla mente e vigore alla volontà, lasciando parlare Cristo e la Chiesa; e infine la carezza materna ed incoraggiante di una Sorella posta a servizio del Carisma nella nostra Sezione. 

Magistero e Carità, elementi che ricordano il Cuore del Padre, il Cuore del nostro Carisma: L’ubbidienza e la Carità: i due binari tracciati dal Signore per garantire la realizzazione personale e comunitaria del nostro meraviglioso Carisma nel solco della Storia fino alla fine del mondo!



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