La Conferenza sulla Pace e l'Attualità della Penisola Divisa: La Chiesa cattolica e la Pace in Corea

Scritto il 10/08/2023
da Thomas Huber, Martin Rohrer



Nell'affascinante scenario del Centro di Spiritualità Padre Pio a San Giovanni Rotondo, si è tenuta una conferenza di straordinaria importanza. Il 10 agosto, durante le ispiranti giornate di esercizi spirituali, la Comunità dei Servi della Sofferenza ha avuto l'onore di ospitare una conferenza che ha affrontato un argomento di cruciale rilevanza: "L'ATTUALITÀ e PACE della PENISOLA DIVISA - La Chiesa cattolica e la Pace in Corea".

Il protagonista di questa memorabile occasione è stato S. Em. Cardinale Andreas Yeom Su Jeong, l'Arcivescovo emerito di Seoul e l'Amministratore apostolico emerito di Pyongyang. Con una profonda esperienza e un'innata comprensione dei temi trattati, il Cardinale Yeom Su Jeong ha presentato una serie di riflessioni di notevole importanza, focalizzate su cinque punti chiave.

I. La Storia della Chiesa Cattolica
Nel suo discorso, il Cardinale ha affrontato la ricca storia della Chiesa Cattolica e la sua crescita in Corea. Ha esplorato l'evoluzione della fede cattolica nel contesto culturale e sociale del paese, sottolineando la sua forza e la sua resistenza in tempi difficili.

II. La Guerra coreana
Un passaggio cruciale del discorso ha riguardato la Guerra coreana e l'impatto devastante che ha avuto sulla regione. Il Cardinale ha posto l'accento sulla sofferenza umana e sulla necessità di comprensione reciproca per superare il peso di eventi così tragici.

III. Le Sfide attuali
Nella terza sezione, il Cardinale ha affrontato le sfide attuali che la penisola coreana affronta, evidenziando l'importanza del dialogo, della cooperazione internazionale e del rispetto reciproco per raggiungere una pace duratura.

IV. La Via da percorrere
Tuttavia, è stato nel quarto punto, intitolato "La Via da percorrere", che il discorso del Cardinale ha raggiunto l'apice dell'ispirazione. Ha parlato con emozione dell'importanza delle opere di carità e della pratica della parola di Dio. Ha richiamato l'attenzione sull'insegnamento di Gesù, riportato nel vangelo di San Matteo, sottolineando che l'entrata nel regno dei cieli non è solamente attraverso le parole, ma attraverso l'azione concreta e il compimento della volontà del Padre.

V. Conclusione
Nella parte finale del suo discorso, il Cardinale ha concluso sottolineando il ruolo significativo della Chiesa coreana nell'accompagnare coloro che si trovano in difficoltà e nel portare sollievo alle persone in necessità. Ha citato Papa Francesco, evidenziando che l'amore per il prossimo è il fondamento del messaggio evangelico e la forza motrice di molte iniziative caritative che la Chiesa coreana ha generosamente promosso.

Questo straordinario incontro ci ha offerto l'opportunità di riflettere sulla complessità della situazione nella penisola coreana e sul ruolo della Chiesa cattolica nella promozione della pace e della compassione. La presenza e le parole di S. Em. Cardinale Andreas Yeom Su Jeong hanno certamente lasciato un'impronta profonda nei cuori dei partecipanti, offrendo una guida preziosa su come perseguire la via della carità e della pace in un mondo diviso.

 



Durante la Santa Messa in occasione della festa di San Lorenzo, il Cardinale ha condiviso un significativo messaggio nella sua predica. Rivolgendosi ai membri della Comunità dei Servi della Sofferenza, ha enfatizzato il richiamo alla vita esemplare di San Pio da Pietrelcina. Ha sottolineato che la risposta a questa nobile chiamata si trova nell'impegno di abbracciare la via stretta della croce. Le quotidiane sofferenze affrontate, unite a Gesù nell'amore, sono state paragonate al pane quotidiano di Padre Pio, il grande santo che ha amato soffrendo e ha sofferto amando unito con Gesù.

Nonostante le diverse modalità di martirio tra San Lorenzo e San Pio da Pietrelcina, il Cardinale ha evidenziato l'uguale nobiltà del sangue versato da entrambi per la Chiesa e la salvezza del mondo.

Rivolgendosi all'attuale società, il Cardinale ha sottolineato come spesso si sia persa la comprensione del significato della croce e della sofferenza. Ha evidenziato come le comodità e gli interessi personali abbiano portato molti a ignorare la croce e a voltare le spalle alla sofferenza.

Ai membri della Comunità dei Servi della Sofferenza, il Cardinale ha espresso apprezzamento per il loro impegno quotidiano, definendoli consacrati e consacrate per portare avanti la missione di San Pio nella loro vita di tutti i giorni. Ha espresso la speranza e le preghiere affinché possano rinnovare la loro identità come autentici figli e figlie di Padre Pio e del Fondatore di questa preziosa famiglia spirituale.