È difficile trovare parole adeguate per esprimere il legame d’amore che unisce noi Associati al Padre. Per tanti di noi è stato il buon samaritano: ha avuto compassione, ci ha tratti fuori dalle situazioni più pericolose, ci ha curati, ha fasciato le nostre ferite, ci ha restituiti alla bellezza della vita umana e ci ha fatto conoscere la vita divina.
Per tanti è stato “il messaggero di Dio” e, di questo, quanto ne abbiamo approfittato! Ha accompagnato nel fidanzamento e poi benedetto le nozze di tante coppie, molte qui presenti. Ha guidato altri nel discernimento vocazionale, anche alla vita consacrata. Ha visto nascere i nostri figli, molti li ha anche battezzati, tutti li ha guidati con amore paterno. Ci ha incoraggiati nel lavoro e nell’impegno civile. Ha curato la formazione e la direzione spirituale fino agli ultimi istanti della sua vita, quando ha ardentemente desiderato confessare alcuni di noi per ridonarci la grazia di Dio. Tutto ci ha donato, tutto!
Quando in questi giorni ho letto o ascoltato espressioni come “abbiamo perso un testimone fedele di Padre Pio, abbiamo perso un padre, il tempo si è fermato” e così via, ho sentito subito nel cuore che tutto ciò non era vero. Non abbiamo perso nulla, perché il Padre, don Pierino, è ancor più vicino a noi, è in noi, se sapremo essere suoi buoni figli.
Riporto un’esperienza personale, sapendo che essa è piuttosto condivisa dalla maggior parte di voi. Vi siete resi conto che, dopo anni in cui ci siamo rivolti al Padre dandogli, per rispetto, del “lei” o del “voi”, ora gli diamo del “tu” e gli parliamo con estrema naturalezza? E vi siete resi conto, in questi pochi giorni, che alcuni comportamenti poco convenienti non li abbiamo assunti per non fare dispiacere il Padre? Questa non è suggestione, ma è garanzia che il Padre ci cammina affianco, senza che nessuno (direi, finalmente) ci impedisca di correre ad abbracciarlo e a parlargli di mille cose.
Caro Padre, vorrei dirti ancora tanto, ma vado all’essenziale. Negli ultimi giorni della tua vita terrena hai parlato poco, ma hai pronunciato le parole più belle: “Vogliatevi bene, amatevi gli uni gli altri ma stando insieme, l’amore non fa mai male, grazie, ti voglio bene, vi voglio bene …”. Parole sgorgate dal tuo cuore sofferente e carico d’amore. Grazie, Padre, per l’eredità preziosa che ci hai donato: l’Amore a Dio e ai fratelli.
La tua corsa su questa terra è terminata, hai raggiunto il traguardo e certamente hai conseguito il premio. Siamo certi che ci sarai anche tu, con Padre Pio, ad attendere fino all’ultimo dei tuoi figli alle porte del Paradiso, gridandoci col tuo bel vocione: “Coraggio, riuscirete”!
Grazie Padre, TI VOGLIAMO BENE!
Ricordo del Padre di Eliana Gattullo, Presidente degli Associati Servi della Sofferenza, 16 gennaio 2025